Ginecologia - Chirurgia estetica e funzionale

Disturbi ginecologici e varie malformazioni genitali.
La chirurgia ginecologica Laser, estetica e funzionale, intende dedicarsi a quelle parti dell’apparato genitale femminile che, nelle diverse età della donna, vengono interessate da dismorfismi estetici, e da modificazioni vascolari e di trofismo che creano disturbi funzionali e sintomi gravi, tali da alterare la qualità di vita sociale e intima della donna. 
I dismorfismi genitali e i disturbi funzionali che trovano nella chirurgia laser la loro risoluzione ottimale possono coinvolgere:

- GRANDI E PICCOLE LABBRA (LABIOPLASTICA);
- INTROITO VAGINALE, IMENE E CANALE VAGINALE (RIMODELLAMENTO DELLA VAGINA);
- ASCESSI GHIANDOLARI GENITALI ESTERNI (ESCISSIONE DEL NUCLEO ASCESSUALE);
- NEOFORMAZIONI VIRALI (ABLAZIONE E RICOSTRUZIONE);
- ECTROPION DEL COLLO DELL'UTERO (ABLAZIONE);


Labioplastica
Perché richiedere la Labioplastica?
Può capitare nel corso della vita post-pubertà che la donna percepisca come fastidiosa, sgradevole, deforme l’aumento di volume delle piccole labbra che tendono a sporgere sempre più dall’introito vaginale. Tale ingrossamento ai genitali può portare a dispareunia (dolore e disagio durante i rapporti), stati infiammatori, e cattiva percezione del proprio corpo.

In cosa consiste la Labioplastica?
L’ intervento chirurgico, correttivo, consiste in una precisa asportazione delle piccole labbra eccedenti sapendo mantenere parte delle stesse integre, senza danneggiare le terminazioni sensitive del clitoride. Questo risultato si può ottenere solo ed esclusivamente usando correttamente il bisturi laser che grazie alle sue caratteristiche non crea cicatrici retraenti nel corso della guarigione, garantendo alla paziente un recuperoestetico piacevole e una ripresa funzionale perfetta in poche settimane.
 
Labioplastica - prima e dopo

Labioplastica - prima e dopo
 
​​​​​​​Labioplastica - prima e dopo
  
Introito vaginale, imene e vagina
Disturbi o infiammazioni ginecologiche, varie malformazioni genitali, dispareunia o veri e propri impedimenti ai rapporti sessuali sono sinora avvertiti dalle donne come tabù.

Le patologie conseguenti sono delle piaghe con altissimi costi sociali ed economici e soprattutto con un importante impatto sulla qualità della vita. Il nostro obiettivo è di garantire la risoluzione dei problemi in tempi brevi e senza complicazioni grazie all’uso di tecniche chirurgiche nuove e soprattutto grazie all’applicazione di Laser che trasformano gli interventi da invasivi in conservativi con un’ottima ripresa delle funzioni.

Le patologie che caratterizzano questo nuovo campo della chirurgia femminile abbracciano tutte quelle situazioni che vanno dalla vera e propria patologia funzionale dell’organo al più semplice aspetto estetico.
 

Ascessi ghiandolari
Le ghiandole vulvari e periuretrali possono essere interessate da infezioni batteriche con tumefazioni della zona, febbre e forte dolorabilità. A tale obiettività segue una terapia antibiotica con eventuale incisione dell’ascesso e drenaggio del pus. Se nel corso dei mesi successivi l’ascesso tende a riformarsi si deve decidere per l’ intervento chirurgico.

Le vecchie tecniche di “marsupializzazione” o “esposizione a piatto” della ghiandola infetta hanno lasciato posto alla enucleazione Laser assisitita di tutta la ghiandola ascessualizzata con il risultato che dopo 2 mesi dall’intervento non si nota neanche la linea di incisione sulla mucosa operata.

Cisti o diverticoli uretrali
Lungo il canale uretrale si possono formare espansioni cistiche o diverticoli causa di infezioni urinarie ricorrenti, dolori, difficoltà ai rapporti.
La loro asportazione è obbligatoria per la cura di questi disturbi.
L' intervento chirurgico con il laser, con una semplice anestesia locale, rappresenta la soluzione ideale per asportare queste cisti senza lasciare cicatrici né disturbi funzionali.

Patologie virali
Tralasciando in questo sito gli aspetti eziologici della condilomatosi, quando una donna è colpita da tale situazione virale è corretto procedere in 2 direzioni:

La prima e la più importante è lo studio del collo dell’utero con pap test, colposcopia ed eventuale biopsia per stabilire se la condilomatosi ha trasformato le cellule della giunzione squamo-colonnare in cellule tumorali (l’eziologia virale è la I causa in assoluto del tumore del collo dell’utero). Una volta esclusa la patologia neoplastica o preneoplastica si passa alla fase di bonifica delle zone attaccate dalla lesioni.
L' intervento chirurgico con il laser, in questa fase è di prioritaria importanza in quanto garantisce un decorso post-operatorio con scarsissime complicazioni e dolore e soprattutto non lascia residui cicatriziali.

Con l’uso dei Laser si sono evitate devastanti amputazioni (vulvectomie) e sinechie cicatriziali. Lo stesso discorso vale quando l’estensione delle lesioni condilomatose interessano la zona perineale, perianale e del canale anale. La bonifica attraverso l’uso del Laser CO2 in mani esperte garantisce la restituzione perfetta degli organi trattati alla loro funzione.

Ectropion, ectopia collo dell'utero
La cosiddetta piaghetta del collo dell’utero non è altro che la presenza di tessuto ghiandolare endouterino nell’ambiente vaginale. Tale presenza può essere congenita (ectopia) o post-partum (ectropion).

Non è un tumore ma può portare a infezioni, sanguinamenti e infertilità. Se diviene consigliabile eliminare questa patologia, l'intervento chirurgico con il Laser è obbligatorio in quanto restituisce perfettamente la funzione del collo dell’utero senza rischi di complicazioni nè intra nè post-operatorie.